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Morris Mini Minor 1967 Clipper Blue 1:18

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Tasse incluse
  • Kyosho
  • Scala 1:18
  • Diecast model
  • Aperture
  • Edizione limitata
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Morris Mini Minor 1967 Clipper Blue 1:18 (Kyosho 8964BL)

La prima generazione della Mini è stata prodotta dal 1959 al 2000 inizialmente dalla British Motor Corporation; il modello è stato anche realizzato e venduto su licenza nel mondo da varie altre case automobilistiche come la Innocenti in Italia.

La Crisi di Suez del 1956 aveva causato in Europa scarsità di benzina e il relativo incremento dei prezzi. 

Nel Regno Unito tale situazione aveva enormemente favorito la vendita delle bubble car, a scapito delle normali autovetture utilitarie. 

In particolare ebbe notevole successo l'Isetta, prodotta dalla BMW su licenza della italiana Iso Rivolta. 

Per fronteggiare la concorrenza, il presidente della British Motor Corporation, George Harriman, affidò ad Alec Issigonis il compito di progettare una microvettura a 4 posti, quattro ruote, dotata del motore a 4 cilindri già utilizzato per la Austin A35.

Issigonis progettò una vettura per 4 persone di nuova concezione con la disposizione anteriore-trasversale del motore, cambio montato sotto a esso (con coppa dell'olio unica) e la trazione anteriore, e lunga 303 centimetri; la carrozzeria era a 2 volumi con 2 porte. 

Altri elementi di modernità erano le sospensioni a ruote indipendenti con elementi elastici in gomma (al posto delle molle), le ruote da 10 pollici (per limitare l'invasività nell'abitacolo dei parafanghi) e dallo sportello del vano bagagli ribaltabile verso il basso per trasportare colli ingombranti; il vano bagagli era occupato, per 1/4, dal serbatoio del carburante.

Il motore era un A-Series (dotato di un albero a camme laterale), con cilindrata ridotta a 848cm³, alimentazione a carburatore e potenza di 34 cv. 

Per farlo entrare nel piccolo vano, Issigonis aveva dovuto spostare il radiatore sul lato sinistro del motore. Per contenere i costi di produzione le cerniere delle porte e le saldature (mascherate dai gocciolatoi) erano a vista.

La vetturetta venne posta in vendita il 26 agosto del 1959, con marchi Austin e Morris. 

Sia l'Austin Seven che la Morris Mini-Minor (nomi commerciali delle due versioni) erano disponibili negli allestimenti standard e De Luxe.

L'affermazione del modello avvenne lentamente sia per l'originalità estetica che per qualche problema qualitativo iniziale, infatti, si dovette girare il motore in modo che l'aspirazione non fosse più rivolta verso la mascherina in quanto tendeva a ghiacciarsi con le temperature tipiche in Inghilterra.

Col tempo divenne un successo commerciale grazie a doti come l'agilità e la tenuta di strada. 

Per contro la vettura presentò subito un particolare assetto di guida al quale gli utenti dovettero fare l'abitudine e che fu definito alla "camionista". 

Si guidava con un volante quasi orizzontale e, se il pilota era piuttosto alto, con le gambe divaricate.

Criticabile nei lunghi viaggi, l'assetto giocava tuttavia un ruolo importante negli spostamenti in città permettendo ai piloti più abili un grande controllo dell'auto.

Nel 1967 fu introdotta la Mini seconda serie (MK2), che venne prodotta fino al 1969. 

In verità le modifiche furono modeste e diversificate a seconda delle versioni. 

Le Mini berlina di Austin e Morris (incluse le Cooper) adottarono una nuova calandra (ampliata), un lunotto leggermente ampliato e luci posteriori rettangolari (senza la luce della retromarcia) e interni monocolore neri (Cooper e Cooper S).

Le station wagon Traveller e Countryman (sempre disponibili nelle varianti con o senza inserti esterni in legno) adottarono la nuova calandra delle berline. 

Le versioni Austin e Morris, berlina o station wagon, erano inoltre disponibili in versione Super De Luxe, equipaggiate col motore di 998 cm³ da 38 CV. 

Più consistenti gli aggiornamenti alle Wolseley Hornet e Riley Elf: vetri discendenti, cerniere delle porte nascoste, impianto di ventilazione migliorato, trasmissione manuale migliorata e disponibilità, a richiesta, di un cambio automatico a 4 rapporti.

La gamma fu completata nel 1968 con l'introduzione della Mini Matic, con motore 1000 da 38 CV e cambio automatico a 4 rapporti della Automotive Products. 

La parte interessante della nuova trasmissione automatica era la logica di funzionamento.

La selezione dei rapporti avveniva in base a quanto si premeva l'acceleratore: premendolo poco i cambi di marcia avvenivano a basso numero di giri, premendolo a fondo le marce venivano tirate il più possibile, era inoltre dotato del sistema "kick down" per la fase di ripresa.

Kyosho ritorna su un sua produzione passata con questi nuovi colori mai prodotti

Modello in scala 1:18 in metallo con aperture

8964BL
1 Articolo

Scheda tecnica

Produttore
Kyosho
Scala
1:18
Anno
1967
Materiale
Die Cast con Aperture
Contenitore
Scatola Antirottura

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